lunedì 11 febbraio 2019

LA STORIA DEL + FORTE

11/02/2019

LA STORIA DEL + FORTE

Nel mio vagare per le lande desolate m'incappai nella sacra attività dell'andar per grotte.

La mia prima esperienza, fu con un gruppo di ragazzi assurdi conosciuti tramite internet.

Mi dettero appuntamento direttamente nella zona delle grotte, vicina a Toirano (SV) per fare il battesimo.

Arrivai verso le 23 presso una casa e chiesi ospitalità per la notte, siccome non erano in grado di offrirmela mi dissero che c'era una grotta in cui c'era una panca all'asciutto e decisi di sdraiarmi li, per riposare le membra stanche del viaggio.
andai nella grotta che possedeva addirittura una porta e mi riposai, sognando belle avventure.

La mattina al mio risveglio andai per la colazione al bar e mentre mi trovavo li apprestandomi ad ordinare un croissant e una bevanda, iniziarono gli urli, si sentivano persone che salivano sul tetto, un apprendista suicida, era in cima,preso dal dubbio se gettarsi o meno; circondato dal perbenismo della gente che cercava di frenarlo.

Salii anch'io sul tetto, di ardesia, come si conface nell'entroterre liguri e la scena in pochi attimi si precipitò, come il ragazzo stanco di vivere, schiantando al suolo.

A quel punto vista la mia impotenza iniziai a scendere la falda, ma col calpestare di diverse persone e la solita sfiga perenne attaccata alle spalle che mi porto dietro fin dall'infanzia, l'ardesia iniziò a spezzarsi e mi vidi scivolare rovinosamente verso le gronde, riuscii ad afferrarmi a dei pezzi e pian piano cercavo di risalire, più sopra di me altre persone che si spingono e cercano di non finire schiantati al suolo, cerco di risalire, ma Matteo mi tira un calcio e mi fa andare giù.
Fin qui, tutto bene, un attimo dopo No.

Una morale c'è? forse. Nel momento del panico sopravvive solo il più forte!

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